Le ghiandole paratiroidi sono piccole ghiandole situate in prossimità della tiroide. Solitamente esse sono quattro e sono rispettivamente situate dorsalmente all'apice ed alla base di ogni lobo tiroideo (Fig. 1), ma sono possibili varianti anatomiche per numero (in più o in meno) ed in posizione (ectopia paratiroidea).

fig9

Le paratiroidi producono un ormone chiamato paratormone, indicato con la sigla PTH, che è deputato a mantenere stabili i livelli di calcio plasmatico; in caso di riduzione della calcemia le ghiandole paratiroidi aumentano la produzione di PTH aumentando il riassorbimento di calcio a livello renale, incrementandone la liberazione in circolo dai depositi ossei ed agendo sulla vitamina D convertendola nella sua forma attiva (1,25 diidrossivitamina D).

L'insufficienza renale cronica determina un'ipocalcemia persistente che porta allo sviluppo di iperparatiroidismo secondario con osteodistrofia.

In alcuni casi l'iperparatiroidismo secondario può essere legato ad un deficit di Vitamina D che, riducendo l'assorbimento intestinale del calcio, può causare una cronica ipocalcemia.

Quando l'iperparatiroidismo secondario, persistendo nel tempo, determina l'aumento di volume delle ghiandole paratiroidi (iperplasia paratiroidea) si può verificare un quadro di iperparatiroidismo terziario, ovvero lo svincolo della produzione di PTH da parte delle ghiandole iperplastiche dai livelli di calcio plasmatico.

In caso di sospetto iperparatiroidismo primitivo (causato dalla presenza di tessuto paratiroideo iperfunzionante) o terziario (iperplasia paratiroidea) può essere utile eseguire una scintigrafia delle paratiroidi.

Questa tecnica prevede l'impiego di uno specifico radiofarmaco chiamato 99mTc-sestamibi che ha la caratteristica di accumularsi a livello delle lesioni ad elevata cellularità come gli adenomi paratiroidei e le paratiroidi iperplastiche e, quindi, di consentirne la visualizzazione confermando (o escludendo) il sospetto basato su esami bioumorali ed ecografia e valutando la presenza di eventuali ectopie cervicali o mediastiniche (Fig. 9).

Anche in questo caso l'isotopo utilizzato per la marcatura del radiofarmaco è il tecnezio-99m.

 

Immagini per gentile concessione della U.O.C. di Medicina Nucleare – FTGM, Pisa