L'ecografia è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza ultrasuoni (onde sonore) emessi da particolari sonde per ottenere la visualizzazione grafica di organi, ghiandole, vasi sanguigni, strutture sottocutanee ed anche strutture muscolari e tendinee in numerose parti del corpo.

Le sonde ecografiche hanno la capacità di emettere ultrasuoni a frequenza variabile i quali, incontrando le strutture dei tessuti che attraversano, generano echi di ritorno in base al grado di disomogeneità del tessuto attraversato; questi echi sono captati dalla stessa sonda che ha emesso le onde ultrasonore e trasformati in segnale elettrico che consente di ottenere una rappresentazione a schermo delle strutture attraversate dal fascio di ultrasuoni.

fig3Durante l'esecuzione dell'ecografia, l’area da esaminare viene coperta con un apposito gel, non tossico, che consente una migliore trasmissione degli ultrasuoni attraverso la superficie cutanea.

L'ecografia della tiroide consente di valutare, in modo del tutto indolore e senza l'uso di radiazioni ionizzanti, la morfologia della ghiandola, in particolare le sue dimensioni complessive, il suo volume, la sua struttura (Fig. 3) e, mediante l'impiego del color-doppler, la sua vascolarizzazione; permette, inotre, di diagnosticare l'eventuale presenza di noduli nel suo contesto rendendo possibile di valutarne caratteristiche quali forma, composizione (solida, cistica o mista), dimensioni, margini, omogeneità e vascolarizzazione (Fig. 4 e 5).

Oltre alla diagnosi di noduli tiroidei l'ecografia può evidenziare caratteristiche morfologiche della ghiandola tipiche di particolari condizioni patologiche come la malattia di Basedow-Graves (gozzo diffuso con spiccata ipervascolarizzazione), la tireotossicosi transitoria da amiodarone e da tiroidite subacuta (gozzo diffuso ipovascolarizzato) e la tiroidite cronica linfocitaria (gozzo non sempre evidente con caratteristica disomogeneità del parenchima ghiandolare).

Durante lo studio ecografico tiroideo l'operatore valuterà anche le altre strutture anatomiche circostanti, in particolare la trachea, che può essere interessata da fenomeni compressivi in caso di gozzi voluminosi, i linfonodi paratracheali, giugulari e laterocervicali, frequenti sede di metastasi in caso di tumore della tiroide ed eventuali paratiroidi iperplastiche in caso di iperparatiroidismo.

 

fig4

 fig5 new